Artist Statement | dichiarazione d'artista di Walter Perdan
Walter Perdan artist statement
Ho cominciato a fare seriamente arte perché un giorno mi misi a leggere “Lo spirituale nell’arte” di Vassilij Kandinkij. Da quel momento mi innamorai dell’arte astratta, della musicalità del colore e dell’Utopia. Molta acqua è passata sotto i ponti ed ho fatto molte esperienze artistiche e di vita, ma qualcosa è ancora rimasto secondo me di quel approccio adolescenziale: La ricerca della Verità attraverso l’Arte. Quello che voglio comunicare attraverso il mio fare artistico non si riassume in una formula stilistica, non voglio raggiungere un tale stile o livello formale, ma bensì mi preme essere in una continua ricerca perché solo attraverso essa posso interpretare la contemporaneità e me stesso. Mi interesso comunque a diversi “temi”: la rappresentazione dell’energia e del rumore,il concetto di tempo e spazio, la ritualità del gesto artistico. Mi ispiro e mi sono ispirato a diversi artisti, molti miei precedenti lavori fanno riferimento all’arte astratta di Kandinskij, Malevic, Klein e Mondrian. Ho cercato di trarre spunto da alcune loro opere per sviluppare un mio discorso personale sul tema dell’ascensione. Un grande contributo mi è stato dato anche dai maestri surrealisti, per molti versi fonte di ispirazione. Per quanto riguarda la scultura Henry Moore e Tony Cragg mi hanno segnato profondamente e dato una grande lezione. Artisti che mi hanno insegnato e dato moltissimo, perché ho avuto la fortuna di collaborare direttamente con loro, è la coppia formata da Lucy e Jorge Orta. Ho ammirato in loro molte cose ma l’attenzione per l’ecologia e l’arte sociale è ragguardevole.
Ho un predilezione anche per l’arte giapponese sia del passato che contemporanea, apprezzo molto Hokusai e artisti contemporanei come Takashi Murakami e Yaioi Kusama. Il mio mondo espressivo spazia su diverse tecniche: mi esprimo con la pittura e la scultura ma in passato ho realizzato anche delle performances. Per quanto riguarda la pittura al momento prediligo la tecnica ad acrilico ma mi piace anche l’acquerello e l’uso dell'inchiostro di china. In passato ho dipinto molto ad olio ma ora preferisco l’acrilico per la velocità e versatilità. Dipingo su diversi supporti, dalla tela alla carta al compensato.
Una parte importante della mia pratica artistica è inoltre il disegno. Attraverso esso posso immediatamente trascrivere un idea e svilupparla. Faccio uso di diversi mezzi: dalla semplice matita a diversi tipi di pennarelli e inchiostri. Ciò che trovo in un ambito, cerco di tradurlo con un altra tecnica e mezzo espressivo.
La scultura è una parte importante della mia ricerca. Ho realizzato sculture con diversi materiali: dal marmo di Carrara, al legno, bronzo e diverse resine sintetiche. Per me la scultura, per quanto mi è possibile, è qualcosa che si situa in uno spazio, che lo vive e ne conserva le tracce. Per questo concepisco la scultura come un continuum che va dall’opera all’ambiente.
Una parte della mia ricerca è inoltre incentrata sull’arte interattiva con particolare riferimento alla realtà aumentata, faccio uso di diverse tecnologie ma ora principalmente mi dirigo a sistemi informatici utilizzabili su dispositivi mobili. Così con uno semplice smartphone è possibile interagire con l’opera per avere un altro livello di fruizione.